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04-03-2013

Egitto

Egitto, violentissimi scontri a Port Said: morti due poliziotti e due civili, 325 feriti

La Repubblica - Due agenti di polizia e due civili uccisi, almeno 325 persone ferite. E' il bilancio di una nuova ondata di scontri che oggi ha devastato la città di Port Said, in Egitto.

Le violenze, che ormai periodicamente da tre settimane si susseguono nella città, sono state innescate dalla decisione delle autorità di trasferire 39 detenuti in attesa della sentenza sui disordini che nel febbraio dell'anno scorso, durante una partita di calcio, provocarono la morte di 70 persone. Con la polizia si sono confrontate circa 200 persone, i familiari dei detenuti, che si sono radunate davanti al carcere dopo che si erano diffuse voci sul trasferimento dei prigionieri.

L'eco degli scontri nel nord-est del Paese è giunta in modo limitato nella capitale, Il Cairo, dove per due giorni è stato in visita il segretario di Stato americano John Kerry. Alcuni manifestanti tra quelli che da tre mesi danno vita ad un sit-in permanente a piazza Tahrir contro il governo egiziano hanno dato fuoco a due veicoli della polizia vicino al museo egizio.

Kerry ha promesso aiuti per uscire dalla profonda crisi economica che sta mettendo l'Egitto in ginocchio. Al tempo stesso, ha però chiesto al presidente Mohamed Morsi, espressione dei Fratelli Musulmani, di fare "più sforzi e più compromessi" per riportare stabilità nel Paese. Dagli Stati Uniti arriveranno subito 250 milioni di dollari, ha annunciato il numero uno del dipartimento di Stato, spiegando che i primi 190 milioni (di un totale di 450 stanziati) giungeranno al Tesoro egiziano mentre gli altri 60 saranno destinati a un fondo per lo sviluppo delle imprese locali.

Il capo della diplomazia americana aveva incontrato ieri sei delle 11 figure dell'opposizione invitate al colloquio. Quelli che non si sono presentati hanno fatto sapere di avere boicottato l'incontro a causa dell'insistenza degli Stati Uniti sul fatto che tutti gli egiziani dovrebbero partecipare alle elezioni generali del prossimo aprile. L'opposizione, infatti, ha invitato al boicottaggio della consultazione e ha minacciato un'escalation delle proteste antigovernative di piazza. 


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